Eutanasia
Eutanasia
Una storia che forse non finirà mai

Oggi, 12 aprile 2009, la Pasqua dei cristiani, vi racconterò una storia iniziata qualche millennio fa e che forse non finirà mai...ma per ridurvi la noia e non acculturarvi troppo partirò di getto dal 14 aprile 1957.
Una donna spartana mette alla luce un figlio che secondo le leggi del suo popolo dovrebbe abbandonare subito sul monte Taigeto (magari sarebbe andato bene anche il monte dei Cocci, a fianco del mattatoio) ma la sua anima profondamente ateniese le impedisce tale scempio e lo trasferisce in un luogo sicuro accudendolo ed educandolo con l'aiuto della vecchia madre.
Giorno dopo giorno, parola dopo parola, esempio dopo esempio, lavora e cura il corpo e lo spirito insegnandogli che la vita va affrontata in forma spartana ma col cuore ateniese.
Quando il nemico si avvicina lo si affronta sapendo che si può anche perdere; apprendendo la nobile arte della guerra osservando pregi e difetti degli altri; amando e rispettando sé stesso e perciò gli altri (ma non sempre e comunque).
Anche durante la guerra c'è una pausa, utile per ammirare e studiare, vivere, respirare quello che c'è intorno.
Gli insegna la libertà più assoluta stimolando la fattibilità del possibile ed il raggiungimento dell'impossibile (parola strappata dal dizionario).
Gli conferisce forza, fiducia, conoscenza, l'arte del dubbio, la sopportazione del dolore, l'amore per tutto quello che è bello, intenso, generatore di apprendimento e cultura, divertimento.
L'amore per la lettura, musica classica e lirica, cinema, teatro, natura, pittura, tutta l'arte...uno zoccolo duro, un trampolino dal quale spiccare salti incredibili per vedere cosa ci sia dietro...le altre prospettive, opinioni, punti di vista, scenari di guerra.
Guerre combattute sempre fianco a fianco, spalla a spalla, forti della telepatia, dell'odore emanato nell'attimo...le partite allo stadio, le lotte per la pace scappando dai candelotti della celere, i viaggi...la visione fantastica della vita fatta di onestà, rettitudine, principi inviolabili, una sete di giustizia per la quale vale la pena sacrificarsi anche per gli altri perché non siamo immuni da niente.
Ne fa un pensatore, uno scrittore, un semi intellettuale, un quasi tuttologo, insomma un vero UomoImperfetto.
A lei deve tutto e l'ha sempre presentata come la responsabile di quello che è ...ma non c'era tempo da perdere perché anche il mare li aspettava...ancora libertà sotto forma di veleventosoleorizzontidell'animasenzalimiti...perché averne...perché non sognare...come non avere rammarichi...cose non dette...non fatte...questo appartiene alle persone qualunque...a quelle che non accettano le sfide, tutte le sfide.
Questa storia frutto dell'amore per l'essere umano, non solo perché chiamato figlio, oggi è finita, in parte, continua nel cuoretestacuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerlaparlarciincontrala”esserneaggredito”..............lacrime scivolate da un viso caldo su un visocorpoanima ormai tiepidie senza respiro vitale.
Ma non vi preoccupate, o meglio fatelo, perché adesso per l'Europa si aggira uno spettroclone più che mai assetato di giustizia, libertà, rapporti umani, solemareventivele...insomma attenti a non ostacolare il passo al UomoImperfetto.